mercoledì 22 dicembre 2010

Buon Natale!

Norman Rockwell, Christmas. Santa with Elves,
Saturday Evening Post, 2 febbraio 1922

giovedì 16 dicembre 2010

La cameretta dei bambini

Antonio Rubino, La camera dei bambini, 1922-1924,
Collezione permanente della  Wolfsoniana di Genova Nervi
E' un gran peccato che sia stata annullata ToBeBit! Design ed editoria formato bambino a cura di Hiro&Co in collaborazione con la rivista ANDERSEN, mostra prevista tra novembre 2010 e gennaio 2011.

Spero tanto che potranno riproporla, perchè l'articolo presente su Abitare prometteva di aprire lo sguardo oltre l'Ikea, imperante ormai nelle nostre case e soprattutto nelle camerette dei bimbi, oltre che in tutti gli spazi dedicati ai baby in qualsiasi luogo pubblico o commerciale. In effetti, l'idea che tutto sia provvisorio, perchè il bimbo poi crescerà, ci fa optare per la soluzione più veloce e io stessa da Ikea mi diverto un mondo.
Nel mio caso poi c'è l'aggravante che Bia non ha ancora la sua stanza (60 mq non lo consentono) e comunque il suo lettino Ikea di ordinanza giace inutilizzato accanto al lettone, del quale lei è Regina Assoluta!

Prima che lei nascesse mi ero applicata e avevo dipinto dei bellissimi conigli sulla tavola anonima di legno del lettino. Però la camera dei bambini del disegnatore del Corriere dei Piccoli Antonio Rubino (1880-1964) mi fa venire tanta voglia di armarmi di pennelli e creare nuovi mondi!

I libri di Mamma Fi

Il diario segreto di Pollicino
E' un libro bellissimo e Rébecca Dautremer è un'illustratrice geniale. Lo conservo nello scaffale dei tesori preziosi per quando Bia sarà un pò più grande. Della Dautremer le consento di sfogliare (sotto la supervisione ansiosa di Mamma) il libro delle Principesse dimenticate o sconosciute, che le piace tanto!

Philippe Lechermeier, Rébecca Dautremer,
Diario segreto di Pollicino, Rizzoli, Milano  2010

Bia

I libri di Bia



Pimpa e la mela volante
Glielo ha comprato il suo papà in un centro commerciale svizzero mentre aspettavano che la mamma tornasse da un colloquio (andato male). Bia per la disperazione di essere in un posto sconosciuto dove all'improvviso la sua mamma l'ha salutata e se n'è andata si è sgranocchiata un angolo del libro. Questo lo rende ancora più speciale. Nel libro una mela cade in testa alla Pimpa e quando vede quell'immagine newtoniana Bia adora darsi un pugnetto in testa urlando "Pum". E' il suo modo di esperire la forza di gravità...

La zucca

Ieri sera ho fatto un ottimo manicaretto a base di pastina, zucca e robiola. Bia era affamatissima e, tutta felice, ha afferrato il cucchiaino per mangiare la sua pappa da perfetta "gentilbimba" (si pulisce anche gli angoli della boccuccia con il cucchiaino, salvo poi rovesciare parte della pappa sul provvidenziale grembiulino di plastica). Non appena la pappa arancione ha sfiorato le sue papille gustative, ha iniziato a urlare e a piangere disperata, cercando con le manine di pulirsi la lingua da quella orribile sbobba... Come ogni volta che sbaglio pappa, le abbiamo rifilato un vasetto di omogeneizzato al salmone, che adora, forse perchè l'arancione in questo caso è più sfumato (è un'esteta). Se l'è pappato in due minuti, senza rovesciarne una goccia. La notte poi ho pagato le mie velleità culinarie, perchè avendo tanta fame si è attaccata al seno di mamma e non l'ha mollato più!


mercoledì 15 dicembre 2010

Primo post! Il mio diario per Bia

Questo è il mio primo post sul mio nuovo blog... Sono un pò emozionata e non so se lo porterò davvero avanti...

Inizio questa avventura perchè da quando è nata la mia piccola Bia (più di 21 mesi or sono) ho spesso desiderato scrivere un diario per lei, che potesse rileggere "da grande". Non sono mai riuscita ad essere costante... Ora ci proverò... seriamente... con un blog! Insomma, siamo al passo con i tempi, no?

Riesco a scrivere solo perchè Bia è stata rapita dai nonni direttamente all'asilo, altrimenti sarebbe qui a rubarmi la tastiera o chiedermi di vedere "Pooh"!
Vivo una strana situazione... Sono uscita da poco dalla quotidiana tragedia dell'inserimento all'asilo per ritrovarmi le mattine libere... senza lavoro! L'inizio dell'asilo di Bia ha coinciso con la mia uscita dal mondo degli adulti attivi e produttori di qualsivoglia rientro economico. Ho lavorato fino all'ottavo mese di gravidanza, ho ripreso a lavorare a pochi mesi dal parto e tra la gravidanza e i sei mesi di Bia ho anche fatto un complicato concorso pubblico, che mi ha visto risultare idonea (vuol dire che tra 10 anni potrebbero assumermi! rido!). Ora sono senza lavoro. Per scelta, per mancanza di gratificazione morale ed economica, per crisi economica generale e crisi esistenziale personale.

Da qui devo ricominciare e reinventarmi... E ricomincio da un blog... Forse perchè vorrei riuscire a venir fuori dall'isolamento in cui mi sono relegata, forse per tirare un sasso nello stagno, forse per mandare un messaggio in una bottiglia... Penso che ognuno può fare qualcosa nel proprio piccolo per rendere il mondo un pò migliore ed è l'unica arma che abbiamo... E forse sottovoce possiamo metterci in contatto gli uni con gli altri e trovare piccole soluzioni per parlare di una bellezza che a volte sembra soffocare nella violenza e nella volgarità che ci circondano.

Cara piccola Bia,
in questo mondo non sempre mi riconosco e in questo mondo ho scelto con protervia di farti nascere.
Vorrei riuscire a non trasmetterti tutta la delusione, la paura, la difficoltà che attraverso e vorrei poter costruire per te un luogo sicuro, un universo di cose belle, parole magiche, profumi meravigliosi. Tu sei così bella che meriti un mondo bello! E quello brutto lo terremo lontano il più possibile!

Illustrazione di Rébecca Dautremer, tratta da Babayaga (Donzelli Editore 2008, ed. originale Hachette Livre 2003)