lunedì 7 febbraio 2011

Come ti trasformo l'idillio in incubo, ovvero Il lattante famelico

Eccomi pronta a parlare del lato B della "mammapappa".
Sto uscendo con difficoltà da un'influenza terribile. Credo che in questo periodo per l'influenza ci stiano passando un pò tutti, ma non tutti contemporaneamente vedono la propria bimba angelica trasformarsi all'improvviso in un terrificante mostro famelico e feroce.


Mentre lottavo con quattro giorni di febbre altissima e con una tosse strappabudella, il piccolo animaletto, anch'esso bollente e malaticcio, decideva di vivere per una settimana in braccio alla sua mamma, attaccato giorno e notte al seno della sua mamma, ciucciando con tutta la forza che, vista la malattia, non avrebbe dovuto avere e riducendo la sua mamma a uno stato larvaceo. Non si è nutrita di nient'altro per alcuni giorni.
Mentre avevo bisogno di risposo, mi teneva sveglia. Mentre avevo bisogno di tranquillità, mi urlava rabbiosa nelle orecchie. Mentre avevo bisogno di tutti i miei liquidi, le mie vitamine e i miei sali minerali, lei me li risucchiava.


In questa settimana ho pensato di aver sbagliato qualcosa, ho pensato che non avrei mai dovuto fare figli e che comunque non avrei mai fatto altri figli e ho anche pensato che la mia vita era una vera schifezza.


Per fortuna tutto scorre. Il lattante famelico e feroce si sta trasformando di nuovo nel mio dolce angioletto, di una bellezza che commuove, e si è diretto di nuovo verso pizza e cioccolato, i suoi cibi preferiti (non insieme e comunque dopo la mammapappa). E io sto tirando un sospiro di sollievo. Più o meno.

2 commenti:

  1. Scrivi cose tenere e divertenti.
    Grazie di essere passata nel mio blog, così ho potuto scoprire il tuo, che è un po' diverso dagli altri e mi ci fermo con piacere.
    Baci
    Laura

    RispondiElimina
  2. Grazie Alkemilla!!! E' uno dei complimenti più belli che io abbia mai ricevuto! Anche io vengo a sbirciare volentieri i tuoi disegni, che mi piacciono davvero tanto! Mi sono avvicinata al mondo dell'illustrazione per l'infanzia da poco, dopo tutt'altro percorso, e mi sento vicina al tuo peregrinare dalla laurea in chimica alla passione per il disegno! Baci, Fi

    RispondiElimina