Nuovo anno! Però... passa il tempo...
Dopo le vacanze dai miei, sono tornata più, come dire, in carne.
Bia invece è tornata con gli orari stravolti, una passione per la pizza e il cioccolato (per il momento, grazie al Cielo, non l'uno sull'altra) e l'incredibile capacità di elencare numeri: "due, te, quatto, sei, noee, teci". I numeri mancanti non sono rilevanti nel suo sistema tecimale.
Sa anche i nomi di tutti i colori più importanti (magenta e ciano per il momento non sono considerati tali). Al di fuori di ogni possibilità statistica, però, se le chiedi di che colore è una cosa non associa mai il nome giusto al colore giusto. Questa è vera libertà espressiva!
Canta a squarciagola Heidi, con notevole intonazione. Al momento però sta cantando "Acca auguugli a te, acca auguugli a te, acca auguugli a mamma, acca auguugli a te!!!". Non è il mio compleanno, ma canta tutto il giorno e non credo che sappia cosa sia un compleanno.
Ha preso inoltre l'abitudine di urlare "Iuto!!!" (Aiuto) piangendo come se la stessero scannando, con lacrimoni giganteschi e urla strazianti, ogni volta che non vuole stare nel passeggino. Per strada una bambino che piange e chiede aiuto genera odio istintivo nei confronti del malvagio genitore. E' imbarazzante...
Passiamo ai libri!!!
Per Natale, Bia ha avuto da zia Titta un altro libro di Giulio Coniglio. E' il libro giusto in una fase della sua vita in cui Bia ha perso il gusto del bagnetto e lo vive come una terribile tortura. Il suo preferito comunque è Giulio Coniglio e la luna, che leggiamo sempre prima di andare a letto. Lei ha una passione per la lumachina, che è convinta che si chiami "biuco" (bruco).
Ad ogni modo, viva Giulio Coniglio! e anche Nicoletta Costa!
Io invece ho avuto dal maritino un bellissimo pop-up di Robert Sabuda, un genio del pop up: Il Meraviglioso Mago di Oz. E' una vera e propria opera d'arte e d'ingegno!
Inoltre, mi sono comprata Il bambino con il pigiama a righe (BUR, Milano 2006) di John Boyne. La rassicurante compertina a righe celesti non deve ingannare. Neanche il fatto che il protagonista è un bimbo di 9 anni e che il lessico saltella con astuzia dal mondo dei bambini alla crudezza dei fatti posti in essere dagli adulti. Forse si può definire un libro per ragazzi, anche se credo sia più adatto agli adulti. Assolutamente non è per bambini. E' molto bello e, d'altra parte, ha avuto un notevole successo editoriale. L'ho letto di notte, mentre Bia dormiva accanto a me. Dopo non riuscivo a prendere sonno. Continuavo a chiedermi come avrei potuto difendere la mia piccolina da tutto il dolore del mondo, di cui prima o poi scoprirà l'esistenza... E so bene che non potrò...
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